El Lindo, genesi di un mito

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Venerdì 14 agosto (apertura ambasciata USA a L’Havana) – Trinidad

Prendiamo i cavalli… cosa tra l’altro che mi esalta sempre di più, si sarà risvegliata un’inconscia passione per questa nobile bestia. Arriviamo a una baracca dove ci pestano chicchi di caffè tostato e ce lo cucinano al momento, aroma intenso. Si sono formati dei cavalieri: il Flaco ci guida, poi abbiamo Carletto El Gordito, Ricco El Lindo, yo El Colombiano e Matte El Indio. Giungiamo a una cascata che surclassa ogni spiaggia… seguendo il bimbetto ci si può tuffare da 5 metri. Tra le bellezze del luogo registriamo una Tamil nata a Portorico ma Californiana con cittadinanza USA, una biondina degna del Lindo (che per comodità chiameremo Irina) appresso a un tirapiedi tatuato senza significato e una cubana di serie A che ha fatto una mossa che sin Carletto in acqua ha rischiato l’affogamento.
Delle telefonate alla ricerca d’alloggio per le prossime notti la cosa più bella è l’approccio “ai mi vida… no mi niño… uuu que pena mi corazon…” e via così. A cena abbiamo chicharita (fettine di platano verde fritto nel burro e salate), migliore in campo della giornata Gaviooota (el cabalo del Gordito) e menzione d’onore al caffè Don Pepe per la qualità.

Musica – Juan Formell y Los Van Van, Un Año Después (La Costurera)

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